martedì 12 maggio 2009

Il sangue dei vinti



Una data indimenticabile per San Lorenzo, senz'altro la più importante nella storia del quartiere.
In questa data la capitale fu attaccata dalle formazioni di bombardieri alleati. Da San Lorenzo parte il bombardamento della città: è il primo quartiere ad essere bombardato ed è quello più duramente colpito.
Una parte degli ultimi stick sganciati investe in progressione il Viale dello scalo San Lorenzo e il viale del Verano che ne costituisce il proseguimento, le due strade che costeggiano sulla destra l’area ferroviaria. Quella prima raffica tocca anche largo Talamo, via dei Liguri, via degli Enotri, via dei Piceni. Almeno otto palazzi sono centrati, su queste strade; un altro è colpito all’inizio di via Porta Labicana.
La zona coperta da polveri e fumi s’allarga sempre di più, ad ogni ondata, e inevitabilmente i grappoli di bombe finiscono fino a tre, quattro, cinquecento metri di distanza dallo scalo. Viene investito in pieno il quartiere San Lorenzo, vengono centrati il piazzale del Verano e l’adiacente piazzale San Lorenzo.

Le maggiori devastazioni sono concentrate nel triangolo formato dal piazzale Sisto V, piazzale San Lorenzo, piazza Porta Maggiore.


L’unica breve relazione ufficiale italiana sul bombardamento parla di 3.000 bombe sganciate, tra quelle di grosso, medio e piccolo calibro, di oltre 2.000 morti e 2.000 feriti.

In realtà si è accertato successivamente che i morti non furono meno di 3.000 in quel bombardamento ed i feriti tra gli 11.000 e i 12.000.


Questo è il vero sangue dei vinti caro Gianpaolo Pansa.

Il sangue non di chi stava dalla parte sbagliata, ma di innocenti che stavano nelle loro case, nelle loro vie, nella loro città.

Chiara

4 commenti:

  1. Grazie Chiara, passavo per caso, mi hai emozionata.

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  2. Il revisionismo storico, in atto già da un bel pò e, troppo spesso ignominosamente supportato anche da quella parte politica che, invece, avrebbe dovuto opporvisi con ferrea convinzione, per mantenere inalaterate le verità della storia.
    Quanto tempo occorrerà per mistificare del tutto la memoria degli eventi?
    Stravolgere la storia.
    Processo che è già iniziato con l'oltraggio ignobile dell'ingiurioso teorema I MORTI SONO TUTTI UGUALI!
    E con l'oscenità di voler imbavagliare con la trappola subdola della"par condicio" la storia.
    In nome della fratellanza.
    In nome della democrazia.
    Che schifo!
    Bellissimo post Chiara
    Emozionante
    Marilena

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  3. Concordo pienamente con quanto scrivi Chiara.
    Anche se vorrei ricordarti che lo scrittore da te menzionato aveva l'intento di dire che i morti alla fine sono tutti uguali. Lo ha fatto in modo pesante, forse troppo. Un intento nobile che è sfociato nella riabilitazione di quei fascisti che, è vero che sono morti, ma che in vita erano totalmente condannabili.
    Hai messo in evidenza un sangue troppo dimenticato, quello dei civili, degli inermi,dei vecchi e bambini.
    E concordo con l'appellativo che hai dato a loro, quello è il vero sangue dei vinti, perchè erano vinti anche in vita.
    Sono i morti del "fuoco amico", quello che troppo spesso sentiamo anche nelle cronache di oggi ed a cui nessuno bada, perchè così è la guerra.
    Quando arrivarono gli americani a Roma, chi esultava, esultava su un asfalto zeppo di sangue, questo non dobbiamo dimenticarlo mai.
    Anche se sono stati loro a liberarci.
    Franco da Roma

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  4. Grazie per i bellissimi commenti Sono contenta di aver toccato un tasto dolente dela storia di Roma e dell'Italia e troppo spesso dimenticata.
    Il revisionismo di questi anni ha generato anche tutta una serie di menzogne riguardo la nostra storia.
    Grazie dei commenti
    Chiara

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