domenica 24 maggio 2009

Er Coso

Noi romani agli occhi degli altri possiamo anche essere ridicoli.
Sentitirci parlare in casa o fra amici puramente romani de Roma.
Ho già postato qualcosa del genere riguardo al termine burino.
Ma non è finita qui!

Er coso.

Noi usiamo questo termine sia come sostantivo sia come verbo!!!!
Damme er coso! 'namo a cosà!
Tipica conversazione :
-A Frà e famme sta cortesia, appicciame sta stufa. -Va beh Chià damme er coso và! -Frà che me metti poi er quadro? -A Chià famme prima cosà sta cosa poi famo er resto.
Abbastanza chiaro? Più o meno disereste voi, ma noi romani comprendiamo benissimo.
Innanzitutto Frà non ha voglia di accendere la stufa, lo fa perchè io glielo avrò già chiesto 3 volte! Altrimenti avrebbe detto dammi l'accendino.
Poi usa il verbo cosare, cioè sta accendendo la stufa, che non ne ha voglia, e si sente dare un altro ordine, quindi usa il verbo cosare come dire: non mi dare altri ordini.
Altra situazione quando si usa questo termine è un misto di meraviglia e incazzatura.
Ma che è sto coso?
- Che me passi er martello Chià? - A Chià ma che è sto coso? Io invece del martello gli avevo passato la chiave inglese! ehehehee
Si usa anche quando l'altro ha magari una reazione imprevedibile, allora gli viene detto:
-Ma che è sto coso? -Che stai a cosà?
'Namo a cosà:
Lo usiamo quando tutti e due o gli interlocutori sanno quello che vanno a fare. E' una forma abbreviata per non ripetere il verbo dell'azione, e in questo caso ha una valenza di complicità, ma non sempre divertente.
Ad esempio, sempre io e Frà , sappiamo di dover fare le pulizia di casa, dopo una sosta uno dei due dice:
-va beh Chià, mò basta, annamo a cosà chè tardi.
Quando invece uno ci sta a guardare mentre facciamo una azione sbagliata con qualche attrezzo, quasi sempre ci viene detto:
-ma che stai fà cor quer coso?
Ovviamente ci possono essere altri usi di questo termine, la nostra fantasia non ha fine e fra qualche anno ci saranno sicuramente novità al riguardo.
Lascio a voi immaginare però l'uso che noi donne facciamo di questo termine...nella nostra intimità!
Ma che stai a fà cor quer coso?!
Chiara

4 commenti:

  1. Interessante questo post, mi ricorda tanto una persona! hehhehehe
    Lorenzo

    RispondiElimina
  2. Immagino proprio!
    Ma tu sei quello che mette i chiodi per i quadri o quello che je passa a lei a candeggina ar posto der detersivo pe piatti?? ehhehehehhee
    Grazie per il commento, sono contenta che grazie a questo post ti faccia ricordare una persona veramente meravigliosa.

    RispondiElimina
  3. Ciao Chiara, ho letto davvero divertita questo tuo ultimo post.
    Sei davvero un'ottima conoscitrice del lessico romano.
    Hai qui espletato una piccola, ma dettagliata analisi, sull'uso del termine romanesco "ER COSO", così come altrettanto bene e con spiccata ironia avevi già precedentemente fatto per il termine BURINO.
    Perchè non li assembli in una specie di dizionarietto romano e sulla romanità?
    Basta apporci una semplice etichetta e la consultazione è facile ed immediata.
    Sei brava.
    E le tue analisi sono divertenti.
    Ma assolutamente vere.
    Un abbraccio
    Marilena

    RispondiElimina
  4. Grazie Marilè del consiglio, mi piace questa idea.
    Noi il romanesco lo conosciamo ma in effetti non lo parliamo in modo continuato quasi più.
    Certe cose ho dovuto chiederle a mio padre.
    Mi piace ogni tanto postare queste cose perchè la parlata romanesca mi piace moltissimo, mi mette allegria.

    RispondiElimina