lunedì 13 luglio 2009

Roma Q VIII



L’ottavo quartiere, che prende nome dalla via consolare che l’attraversa, si estende al di là del tratto di mura tra S.Giovanni e Porta Maggiore ed è limitato dalle vie Appia Nuova e Casilina, spingendosi fino al Quadraro, in una serie di complessi edilizi sorti tra gli anni Trenta e Sessanta, ai quali si accompagnano le antiche strutture dell’Acquedotto Felice con la porta Furba e alcune costruzioni menate tra le quali si eleva suggestiva la mole di Tor Fiscale.

La città espandendosi ha lacerato qua e là le mura come succede ad un abito troppo stretto. Anche se mal ridotto in certi punti, l’abito per nostra fortuna è sopravvissuto.

Il nome del quartiere è dato dalla Tuscolana seguirebbe un tracciato medievale. E vero che Tuscolo ebbe vita, e di non poco peso su Roma e sul Lazio, fino al 1191, allorché venne distrutta, ma è pur vero che le sue origini, se la toponomastica conta qualcosa, risalgono probabilmente a quegli Etruschi di cui conserva il nome. D’altro canto nulla di definitivo esiste nella zona se, come sembra, l’Appia Nuova altro non sarebbe che il tracciato, o parte dello stesso, della via Asinaria, che usciva dalla porta omonima.

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