domenica 19 aprile 2009

Che tristezza il clero

Qualche giorno fa ho visto un servizio al TG2 riguardante una mostra di Galileo allestita negli USA.
Il servizio immediatamente dopo era un'intervista ad un altro prelato del Vaticano che minimizzava la sua opera, minimizzava le sue sofferenze e il ruolo del Vaticano stesso.
Ora, o la gente è tutta stupida e crede supinamente le parole della chiesa, ma se non lo è perchè nessuno ha alzato la voce per denunciare questo sciempio mediatico?
Mi sono chiesta, ma in nome della par condicio bisogna sempre intervistare una controparte anche se palesemente in errore?
Allora perchè quando c'è uno stupro non si intervista anche qualche stupratore! E' una controparte no?
Ma meglio non dirlo forte, qualcuno, in nome della audience potrebbe farlo!


2 commenti:

  1. Ma, Chiara, è quello che normalmente accade!
    Gli stupratori, gli assassini, i ladri, occupano le prime pagine dei giornali, ed hanno spazio di visibilità enorme nei canali televisivi. Diritto di arringa e di difesa.
    Puntualmente. Nei Tg e negli Special.
    Ospiti di riguardo nei salotti di quella pseudo informazione asservita ad ogni porcheria.
    Dagli inquisiti e condannati che siedono nel nostro Parlamento, ai giovani fascinosi assassini di Perugia o di Garlasco, che così bene bucano lo schermo.
    Autorizzati, dalla par condicio, a proclamare le loro verità. E continuare a violentare chi non può più nemmeno difendersi.
    E le vittime, per i media, sono quasi sempre figure secondarie. Di sicuro meno morbosamente interessanti dei loro aguzzini. Se sono morti, poi, non possono rilasciare interviste. Se sono vivi, sono passivi ed attoniti. Rendono molto, ma molto di meno della loro feroce controparte.
    Perchè siamo in democrazia, Chiara, così nessuno può dire A, senza che ci sia qualcun'altro a controribattere, a torto o a ragione, B.
    Anche se quella B è palesemente pura menzogna. Odiosa bugia.
    Conclamato teorema mistificatorio.
    Così, in virtù di quella che chiamiamo par condicio, Galileo, da secoli morto, non potrà mai controribattere alle odiose falsificazioni della Chiesa che, impunemente, ancor oggi, nonostante sia stata largamente sbugiardata e colta in fragranza di reato dalle verità ristabilite della storia, può continuare nel suo assolutistico, menzognero, monologo.
    Revisionismo e mistificazione.
    Questa è la propaganda della Chiesa.
    Questo il nostro pane quotidiano.
    AMEN

    RispondiElimina
  2. Lo so Amaranta, sono perfettamente daccordo con te, e mi piace il tuo sarcasmo unito a forti verità.
    Ma mi piace che io e te continuamo a stupirci di questo.Io voglio continuare a farlo.

    RispondiElimina