domenica 25 aprile 2010

Un amaro 25 Aprile




Se tutti si sono commossi applaudendo il presidente della repubblica Napolitano, uomo del mio stesso partito, ebbene io ne sono angosciata dal quel discorso.
Perchè è giustissimo ricordare Pertini ma è ingiusto non ricordare Ciampi, presidente della Repubblica prima di lui e ora dimissionario del comitato per il festeggiamento dell'unità d'Italia.
Sono indignata per tutto questo e a riprova che non sono la sola metto un passo dell'aticolo di E. Scalfari su La Repubblica di oggi:

"...Magro è stato il raccolto ma tuttavia sufficiente per continuare a sperare e ad avanzare verso il futuro. Ma ora tutto sembra dissolto. Lo Stato si disfa sotto gli appetiti e la cupidigia; la nazione sta cessando di esistere nell'indifferenza sempre più diffusa. Non c'è un soprassalto collettivo contro ciò che avviene sotto i nostri occhi. L'indignazione è diventata quasi una professione di pochi. Quando questo avviene, quando l'indignazione resta in appalto a poche voci, il segnale è quello d'una campana a morto mentre ci vorrebbe il suono di campane a martello che battessero da tutti i campanili. Quando il regionalismo arriva al limite di imporre nelle scuole maestri e docenti nati sul territorio e capaci di insegnare il dialetto locale come presupposto alla capacità di insegnare cultura, vuol dire che è in atto la scissione non più silenziosa ma dichiarata orgogliosamente dalla nazione e dallo Stato che la rappresenta. Carlo Azeglio Ciampi si è dimesso per ragioni d'età dalla presidenza del comitato per le celebrazioni dell'Unità d'Italia. Conoscendolo io credo alla sua motivazione, ma proprio perché lo conosco da quarant'anni posso testimoniare della sua amarezza per il disfacimento morale e politico che è sotto gli occhi di tutti. Dell'unità nazionale e costituzionale Ciampi è stato uno dei più validi assertori. Possiamo ben comprendere la sua tristezza e l'amarezza che la pervade...."

Chiara

5 commenti:

  1. Amarezza, hai ragione Chiara.
    Ma quest'amarezza non ci deve fermare, anzi costituisce un motivo in più per unirci e stringerci e non mollare mai.
    Wil 25 aprile sempre!
    Un forte abbraccio!

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  2. Grazie Miryam, mai fermarci!!! Anzi più forza per combattere questo stato di cose e questa " anestesia" del popolo italiano.
    Chiara

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  3. Concordo perfettamente con la tua idea.

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