Trovo semplicemente delirante questa iniziativa. La dimostrazione dei tempi che viviamo. E' proprio vero che ogni generazione, in Italia, deve prendersi delle sprangate da questa gente. A quando l'olio di ricino?
La dimostrazione dei tempi che viviamo e della memoria storica che se ne va. Se ne stanno andando molte cose, dal senso dello stato al senso del dovere, dai diritti fondamentali a quello di libertà collettiva. In questi spazi, in questa terra di nessuno, ognuno può metterci quello che vuole. L'apatia collettiva, il terpore in cui ormai quotidianamente viviamo è l'humus per queste persone. L'olio di ricino l'ho danno già in TV. Del resto io mi chiedo, ma le persone non si chiedono che un domani al posto di polizia e carabinieri vedanno queste squadre di banditi? e al sud se queste bande saranno in mano alla mafia?? Un ulteriore strumento di controllo del territorio. A questo ritmo ufficializzeranno la mafia.
Grazie del commento. Hai esplicitato quello che penso e le mie paure. Mi ha colpita una tua frase, quando parli di libertà collettive. Sai che non ci avevo mai pensato? Quando penso alla libertà penso sempre a quella individuale, a quello che ho diritto (oltre ai miei doveri). Libertà collettiva è una bellissima cosa. Mi sa che in Italia non siamo abituati a ragionare in questi termini. Grazie del commento e ti rinnovo gli auguri di buon compleanno
Già Chiara...è questo il male italiano di non pensare nel sociale.Molti credono che il lavaggio del cervello è iniziato con la scesa in campo politico di Berlusconi, ma è da sempre che gli italiani sono stati abituati a non essere un "popolo", grazie alla TV...quindi a non avere mai il senso della collettività. Quando vivevo all'estero mi ritenevo italiana, da quando vivo in Italia so di essere calabrese.Da subito mi sono accorta che gli italiani socialmente sono singoli individui e che la libertà collettiva non è mai esistita.Sinceramente sento più collettività adesso, più dialgo, più voglia di scoprire un Nostro simile in lungo ed in largo della Penisola,causa di questo periodo tragico-storico?....o forse il miracolo dell'etere? Speriamo dilaghi!
La dimostrazione dei tempi che viviamo e della memoria storica che se ne va.
RispondiEliminaSe ne stanno andando molte cose, dal senso dello stato al senso del dovere, dai diritti fondamentali a quello di libertà collettiva.
In questi spazi, in questa terra di nessuno, ognuno può metterci quello che vuole. L'apatia collettiva, il terpore in cui ormai quotidianamente viviamo è l'humus per queste persone.
L'olio di ricino l'ho danno già in TV.
Del resto io mi chiedo, ma le persone non si chiedono che un domani al posto di polizia e carabinieri vedanno queste squadre di banditi? e al sud se queste bande saranno in mano alla mafia?? Un ulteriore strumento di controllo del territorio.
A questo ritmo ufficializzeranno la mafia.
Grazie del commento. Hai esplicitato quello che penso e le mie paure.
RispondiEliminaMi ha colpita una tua frase, quando parli di libertà collettive.
Sai che non ci avevo mai pensato? Quando penso alla libertà penso sempre a quella individuale, a quello che ho diritto (oltre ai miei doveri).
Libertà collettiva è una bellissima cosa. Mi sa che in Italia non siamo abituati a ragionare in questi termini.
Grazie del commento e ti rinnovo gli auguri di buon compleanno
Già Chiara...è questo il male italiano di non pensare nel sociale.Molti credono che il lavaggio del cervello è iniziato con la scesa in campo politico di Berlusconi, ma è da sempre che gli italiani sono stati abituati a non essere un "popolo", grazie alla TV...quindi a non avere mai il senso della collettività.
RispondiEliminaQuando vivevo all'estero mi ritenevo italiana, da quando vivo in Italia so di essere calabrese.Da subito mi sono accorta che gli italiani socialmente sono singoli individui e che la libertà collettiva non è mai esistita.Sinceramente sento più collettività adesso, più dialgo, più voglia di scoprire un Nostro simile in lungo ed in largo della Penisola,causa di questo periodo tragico-storico?....o forse il miracolo dell'etere? Speriamo dilaghi!
E' verissimo Francy. Ci portiamo dietro molti errori del passato. Uno tra tanti, non essere un popolo unito
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