venerdì 29 ottobre 2010

Er giretto ar mare d'Agosto...inoltrato.






Ammazza, e chiamalo giretto!
Così mi si è presentata la mia coscienza con ancora una parvenza italiana ed europea questa mattina nel ripensare alla giornata di ieri al mare.
Tutto è iniziato sabato sera, dopo una cena a casa di amici, dove si era deciso d'andare al mare l'indomani.
Che dici Chià, ci annamo? Sarebbe il si del mio compagno, un pò rozzo come, dice sempre la mia coscienza, ma almeno ha evitato l'esplosione burinesca : ghe dici Chià, gi annnnamoo?
Meta Lido di Ostia. Va beh penso io, ma partimo presto sennò er mare o vedemo a mezzogiorno.
E infatti alle otto ancora stavamo ar bar sotto casa a decide se prenne solo er cappuccino o er cornetto pure e che strada famo per evità er traffico.
Aò, e che strade volemo fa?? a Cristoforo Colombo no? E che famo er giro de Castelli pe annà a Ostia? Si ma passamo da Casal palocco, è mejo, dice l'amico.
Quel" è mejo" io tanto avrei voluto sapere che voleva dì, è mejo de che??? Mo' passamo pure daa Gregna ! Ma stamo zitti và, dice a coscienza mia.
E Chia, dice il mio compagno in macchina, te devi adattà, mica ciabbiamo l'appuntamento cor Papa, è 'na gitarella aò.
Arriviamo al mare verso le 10, non vi dico il traffico, chi sonava, chi baccajava, chi cantava, chi se mannava a quer paese, e tutti cor fagotto che mo ve dico er contenuto.
Aò dopo i bagni ce annamo a fà du spaghi!!!!
Ma sempre a magna pensamo noi romani?? Un pò de frutta solo no è?
Un pò de frutta?? e che semo veggetariani?? Eddai, du cozze che le lassamo perde?
Questo giusto per mettere ordine al ruolino di marcia mentre si va in spiaggia.
La giornata era calda ma il mare splendido, calmo, bello, invitante.
Pare er cielo de Uindo 95, dice Albè!
Ci siamo fatti tutti il bagno e poi, sottol 'ombrellone, a chiacchierare un pò.
Si stabene con i nostri amici, marito e moglie, colleghi di Alberto, gente splendida..ma molto romana. E qui si spiegano i dialoghi di prima.

Mi guardo intorno, giusto pe dà 'nocchiata, e che te vedo?? Orde di famiglie sudamericane, tutte intorno agli ombrelloni intente a mangiare. E poi dite di noi???
Padelle intere di pasta ar sugo, porpette, melanzane. Chi tirava fuori er vino, chi a frutta, insomma 'na magnata coi fiocchi.

Beh, e che semo da meno?

Ar ristorante, ristorante pe modo de dì, entrammo e subito ce famo notà con questa frase:
A Nandooo, ciavemo 'na fame che ce magnassimo pure er pieno deee budellaa.
Noi romani, oltre a farci notare per i toni della voce, per prolungare le vocali finali per farci sentire meglio e per la proverbiale sgrammaticatura, dobbiamo dire sempre qualcosa di originale..e la fantasia non ci manca.
Ma il bello è che chi gradisce la battuta mica ride! Ne spara almeno altre due, e allora:
A Nandoo chiama a ambulanzaaa, altrimenti morono qui, ma faje portà du bucatini ar posto dooossigenooo
A Nando, ma che c'hai er mare co a vitamina B undici ?
E così ci siamo seduti dopo aver provato 'na vergogna che nun ve dico. E chi li conosceva quelli?
Menù:
Antipasti
Primo di pasta
secondo chi di carne e chi di pesce, che poi si finisce per mangiare tutti e due
Contorni vari
Frutta
Dolce
Caffè
L'amaro no perchè nun se magna troppo ar mare
Conto adeguato e in spiaggia...a pennichella de rito sur bagnasciuga.
Mentre i sudamericani giocavano gioiosi.

Chiara

7 commenti:

  1. E' un post bellissimo Chiara, mi sono ammazzato dalle risate, anzi, l'ho letto al telefono con Mari e ci siamo tutte e due ammazzati dalle risate.
    E' la tipica gita " pensando più al pasto" che non al bagno e credimi, qui al nord ( forse perchè ci abito io) non siamo da meno.
    Appena parcheggio la macchina devo SAPERE dove si andrà a mangiare, magari passo prima a prenotare e in genere le portate non sono molto diverse dalle vostre. I prezzi si:))
    La orde vandaliche con tanto di polpettame sugoso anche qui le vedi...ma sono i piemontesi che vengono dalle montagne, con aggiunte di formaggi robiole e quarti interi di gorgonzola.
    Il gorgonzola ha il vantaggio che al mare con il caldo si spalma meglio:))
    Comunque davvero un post allegro dove traspare tutta la voglia di stare insieme e la vostra romanità che vi contraddistingue.
    Da mito le frasi al ristorante:DDDDDD
    Brava
    Lorenzo

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  2. Quando ti leggo, Chiara, respiro l'aria romana che tanto me manca!!!!!!!
    Sto maleeeeee portateme all'osteriaaaaaaa!!!!!!!
    Mitico, verissimo e carinissimo.
    Proprio un sorso de vitamina B11...con le cozze!
    Abbracciame quel buro de Albè e fatte stritolà a Chià sei forteeeeeee!!!!!!!!!
    Elisena

    P.S.: Certo ke st'ommini so tutti uguali aò. Quello ke te dice alberto ke è burino a mo dice Tonino ke è siciliano ma lui er dialetto suo ormai s'è scordato.....però ancora nu è proprio rimba!

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  3. Un applauso ed un bis, Chiara, sei sicuramente la migliore quando si tratta di raccontare della nostra romanità.
    Ho riso al telefono quando Lorenzo mi ha letto il tuo post.
    Bè......puoi immaginare la lettura dei passaggi in romano letti col suo accento del nord :)
    Sei davvero brava, Chiara, è un piacere leggerti.
    Una ventata d'allegria in questo tuo godibilissimo post.
    Ne aspettiamo altri :)
    Un bacio
    Marilena
    P.S. - Scrivi con più frequenza o la stregaccia rossa di mia soreella va in apnea!

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  4. P.S. - Il tuo blog con questi nuovi colori è più bello.

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  5. Grazie Lorè, grazie del bel commento.
    Certo io enfatizzo qualcosa, anche per dare un taglio da racconto al post ma tutto sommato così noi siamo e vedo che anche dalle tue parte non scherzate. Mi hai fatto ridere della gorgonzola, vi ci vedo a parcheggiare le capre e le pecore e poi andare in spiaggia:))))
    E' tutto mondo e paese in effetti
    Ciao e grazie della visita.
    Ho visto il tuo ultimo post, bellissimo e scritto davvero bene, pieno di sentimento. Forse non dovresti chiuderlo il blog, ma fai tu, io ti capisco benissimo.
    Chiara

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  6. Grazie Elisè, contentissima di farti assaporare un po' di aria romana. Contentezza amplificata dal fatto che l'assapori sul mio blog.
    Ma annamoce all'osteria Elisè, ce portamo pure appresso Mannarino er cantastorie e ce famo du risate :DDD
    Er Buro sta bene, e chi o schioda da là?
    Me fa morì da e risare quanno s'encazza, inizia la parlata burina, nun se po sentì:DDDD
    A vitamina B11 la disse davvero er tipo, semo proprio romani, storpiamo tutto e, soprattutto manco esiste:DDDDDDDDDDDD
    Tutti uguali l'omini Elisè, fatti co o stampo sbajato però! hahhaha
    Ciao e grazie del bel commento, mi hai fatto ridere davvero.
    Chiara

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  7. L'ho letto Marilè e ne sono davvero contenta.
    Penso che ridere di noi stessi in questo modo, e Lorenzo ha fatto uguale coi piemontesi, sia un prendersi in giro sano, divertente. un modo per ridere sopra i nostri difetti e nello stesso tempo conservare le diversità anche culturali, che sono bellissime e in tutta Italia.
    Forse stiamo pagando una certa cinematografia un po' scadente, alla fratelli Vanzina per intenderci, fatta di volgarità che ci ha relegato a ruolo di comici senza volerlo.
    Con questi post, nel mio piccolissimo, cerco di metetre in evidenza una umanità insita nel nostro modo d'essere e un allegria che ci contraddistingue.
    Grazie del commento Marilena e grazie per la nuova grafia del blog
    Chiara

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