Alba Viola
Io e la mia ROMA
sabato 4 giugno 2011
domenica 3 aprile 2011
Ce sò sorci e sorci....
Er sorcio de città e er sorcio de campagna
Un Sorcio ricco de la capitale
invitò a pranzo un Sorcio de campagna.
- Vedrai che bel locale,
vedrai come se magna...
- je disse er Sorcio ricco - Sentirai!
Antro che le caciotte de montagna!
Pasticci dorci, gnocchi,
timballi fatti apposta,
un pranzo co' li fiocchi! una cuccagna! -
L'intessa sera, er Sorcio de campagna,
ner traversà le sale
intravidde 'na trappola anniscosta;
- Collega, - disse - cominciamo male:
nun ce sarà pericolo che poi...?
- Macché, nun c'è paura:
- j'arispose l'amico - qui da noi
ce l'hanno messe pe' cojonatura.
In campagna, capisco, nun se scappa,
ché se piji un pochetto de farina
ciai la tajola pronta che t'acchiappa;
ma qui, se rubbi, nun avrai rimproveri.
Le trappole so' fatte pe' li micchi:1
ce vanno drento li sorcetti poveri,
mica ce vanno li sorcetti ricchi!
(Trilussa)
Un Sorcio ricco de la capitale
invitò a pranzo un Sorcio de campagna.
- Vedrai che bel locale,
vedrai come se magna...
- je disse er Sorcio ricco - Sentirai!
Antro che le caciotte de montagna!
Pasticci dorci, gnocchi,
timballi fatti apposta,
un pranzo co' li fiocchi! una cuccagna! -
L'intessa sera, er Sorcio de campagna,
ner traversà le sale
intravidde 'na trappola anniscosta;
- Collega, - disse - cominciamo male:
nun ce sarà pericolo che poi...?
- Macché, nun c'è paura:
- j'arispose l'amico - qui da noi
ce l'hanno messe pe' cojonatura.
In campagna, capisco, nun se scappa,
ché se piji un pochetto de farina
ciai la tajola pronta che t'acchiappa;
ma qui, se rubbi, nun avrai rimproveri.
Le trappole so' fatte pe' li micchi:1
ce vanno drento li sorcetti poveri,
mica ce vanno li sorcetti ricchi!
(Trilussa)
sabato 2 aprile 2011
Bentornata primavera romana
martedì 1 febbraio 2011
Er bello de Internet
Internet è come Roma, tu vuoi annà a magnà da Buro e Sugo? Se te sbaji strada rischi de trovatte a Frascati 'ntaa pizzeria de fratelloni e te tocca magnà a porchetta anzichè i bombolotti aa matriciana:))) Aò semo a Roma mica a Anguillara Sabazia.
Internet così è, cerchi una cosa e magari ti trovi da tutt'altra parte, e spesso è una sorpresa. Conosci idee nuove, persone nuove, pensieri inusuali, idee soprattutto.
Sono dalle nove di stasera in internet per vedere come è andata la giornata contro il plagio. Una bellissima iniziativa, intelligente, utile sia personalmente che come utilità sociale. Un gruppo di blogger che io seguo ha ideato questa giornata. Io vi ho partecipato.
E allora, sarta de qua, sarta dellà, vedemo 'n pò chi ha aderito?
Ohh parole tante, ammazzaò, promesse? n'fracco e 'na sporta, ma in pratica se sò dimenticati quasi tutti. Ma che memporta, dimo a Roma, ce penserà qurcun'atro, mo famo finta de niente, ar massimo dimo che ce semo dimenticati, c'è sfuggito ( i più raffinati), oh ero impeganata, scusate ( le più furbe, e furbe daa borgata dimo noi). Ma io, che sò de Roma e c'avemo a faccia tosta ma non a panza moscia, dico che a molti nun je n'è fregato 'n cazzo.
Ma sartellando da 'n blog a n'artro ho visto pure che quarcuno se messo a plagià a giornata contro er plaggio!!! Ammazzà, e poi dite che noi romani rubamo??
Eh si cari signori e signore, ho letto in qualche blog che qualcuno si è preso i meriti di questa giornata. Con la scusa di pubblicizzarla è stato molto attento a dire che l'iniziativa è partita dal blog la proprietà intellettuale e dai loro fondatori, prendendosi i meriti e attento nei commenti a dire che l'iniziativa non era sua ma di altri blogger.
Allora, visto che io sono contro il plagio, sempre, qui dico che gli ideatori di questa giornata sono:
Logos nella Nebbia
Amaranta
Joe Black
Doriana
Miryam
Miryam
Basta, nessun'altro.
Poi alcuni si sono presi l'impegno di pubblicizzarla questa giornata, ma altri, con questa scusa, se sò presi li meriti.
Ora giustizia è fatta.
PS: " A bbelli!! Era poi 'na giornata, non quarche ora!"
Chiara
lunedì 31 gennaio 2011
Giornata contro il plagio in internet
sabato 15 gennaio 2011
No copy no party
E' indetta per il primo Febbraio una giornata per evidenziare il fenomeno di chi copia in internet senza citarne la fonte.
Questo è il logo da applicare.
"Un giorno un ragazzo mi chiese cosa fosse il punk,allora io diedi un calcio ad un bidone e dissi:"questo è punk"; allora lui fece la stessa cosa e chiese:"questo è punk?" ed io risposi:"no,questo è solo imitazione".
Billi Joe Amstrong ( cantante dei Gree Day)
venerdì 31 dicembre 2010
giovedì 23 dicembre 2010
sabato 4 dicembre 2010
"Sul sito del Comune di Roma sono state pubblicate frasi contro i disabili". A denunciare l'episodio di razzismo sono i deputati del Pd Ileana Argentin, Walter Verini e Maria Coscia, che hanno presentato un'interrogazione al governo. Secondo i tre parlamentari, sulle dispense messe online sul sito Formez Italia e destinate alla formazione dei funzionari pubblici del Comune di Roma sarebbero presenti "frase discriminatorie nei confronti dei portatori di handicap".
A finire sotto accusa sono, in particolare, le dispense di diritto costituzionale presenti sul sito nella sezione "Roma Capitale - Corso per funzionario amministrativo". "Chiunque può leggere le dispense di diritto costituzionale piene di strafalcioni giuridici - dicono Argentin, Verini e Coscia - e, cosa ancora più grave, di affermazioni discriminatorie come la seguente: "L'articolo 3 della Costituzione nella prima parte enuncia il principio di uguaglianza, formale in quanto esseri umani (assenza di norme discriminatorie). Non bisogna però considerare uguali a noi persone in condizioni inferiori alle nostre (handicappati)"". Parole che i deputati del Pd considerano "di estrema gravità. È una indecenza senza pari - dicono - che queste cose siano scritte sul sito del Comune di Roma".
In serata, il Campidoglio è corso ai ripari. "Il dipartimento Risorse umane - si legge in una nota ufficiale - ha chiesto a Formez Italia di rettificare il passaggio assai sconcertante contenuto in una delle dispense e di riformularlo in termini aderenti a quelli che sono i principi ispiratori della nostra carta costituzionale. Il contenuto - conclude la nota - sarà immediatamente rimosso dalle pagine del portale".
(04 dicembre 2010)
La Repubblica
A Alemà, quanno ce mettemo i leoni ar Colosseo??
Chiara
lunedì 15 novembre 2010
domenica 7 novembre 2010
venerdì 29 ottobre 2010
Er giretto ar mare d'Agosto...inoltrato.
Ammazza, e chiamalo giretto!
Così mi si è presentata la mia coscienza con ancora una parvenza italiana ed europea questa mattina nel ripensare alla giornata di ieri al mare.
Tutto è iniziato sabato sera, dopo una cena a casa di amici, dove si era deciso d'andare al mare l'indomani.
Che dici Chià, ci annamo? Sarebbe il si del mio compagno, un pò rozzo come, dice sempre la mia coscienza, ma almeno ha evitato l'esplosione burinesca : ghe dici Chià, gi annnnamoo?
Meta Lido di Ostia. Va beh penso io, ma partimo presto sennò er mare o vedemo a mezzogiorno.
E infatti alle otto ancora stavamo ar bar sotto casa a decide se prenne solo er cappuccino o er cornetto pure e che strada famo per evità er traffico.
Aò, e che strade volemo fa?? a Cristoforo Colombo no? E che famo er giro de Castelli pe annà a Ostia? Si ma passamo da Casal palocco, è mejo, dice l'amico.
Quel" è mejo" io tanto avrei voluto sapere che voleva dì, è mejo de che??? Mo' passamo pure daa Gregna ! Ma stamo zitti và, dice a coscienza mia.
E Chia, dice il mio compagno in macchina, te devi adattà, mica ciabbiamo l'appuntamento cor Papa, è 'na gitarella aò.
Arriviamo al mare verso le 10, non vi dico il traffico, chi sonava, chi baccajava, chi cantava, chi se mannava a quer paese, e tutti cor fagotto che mo ve dico er contenuto.
Aò dopo i bagni ce annamo a fà du spaghi!!!!
Ma sempre a magna pensamo noi romani?? Un pò de frutta solo no è?
Un pò de frutta?? e che semo veggetariani?? Eddai, du cozze che le lassamo perde?
Questo giusto per mettere ordine al ruolino di marcia mentre si va in spiaggia.
La giornata era calda ma il mare splendido, calmo, bello, invitante.
Pare er cielo de Uindo 95, dice Albè!
Ci siamo fatti tutti il bagno e poi, sottol 'ombrellone, a chiacchierare un pò.
Si stabene con i nostri amici, marito e moglie, colleghi di Alberto, gente splendida..ma molto romana. E qui si spiegano i dialoghi di prima.
Mi guardo intorno, giusto pe dà 'nocchiata, e che te vedo?? Orde di famiglie sudamericane, tutte intorno agli ombrelloni intente a mangiare. E poi dite di noi???
Padelle intere di pasta ar sugo, porpette, melanzane. Chi tirava fuori er vino, chi a frutta, insomma 'na magnata coi fiocchi.
Beh, e che semo da meno?
Ar ristorante, ristorante pe modo de dì, entrammo e subito ce famo notà con questa frase:
A Nandooo, ciavemo 'na fame che ce magnassimo pure er pieno deee budellaa.
Noi romani, oltre a farci notare per i toni della voce, per prolungare le vocali finali per farci sentire meglio e per la proverbiale sgrammaticatura, dobbiamo dire sempre qualcosa di originale..e la fantasia non ci manca.
Ma il bello è che chi gradisce la battuta mica ride! Ne spara almeno altre due, e allora:
A Nandoo chiama a ambulanzaaa, altrimenti morono qui, ma faje portà du bucatini ar posto dooossigenooo
A Nando, ma che c'hai er mare co a vitamina B undici ?
E così ci siamo seduti dopo aver provato 'na vergogna che nun ve dico. E chi li conosceva quelli?
Menù:
Antipasti
Primo di pasta
secondo chi di carne e chi di pesce, che poi si finisce per mangiare tutti e due
Contorni vari
Frutta
Dolce
Caffè
L'amaro no perchè nun se magna troppo ar mare
Conto adeguato e in spiaggia...a pennichella de rito sur bagnasciuga.
Mentre i sudamericani giocavano gioiosi.
Chiara
lunedì 18 ottobre 2010
Il profumo di Roma
Eh si, cari signori miei, Roma profuma.
Roma profuma di gente che lavora
Roma profuma di una parola gentile
Roma profuma delle case di chi ci abita
Roma profuma di rapporti umani
La signora del pianterreno tutte le mattine porta i figli a scuola
Ciao Chià, Bella Chià, mi dice ogni volta che la incontro sull'entrata del palazzo dove abito, sempre indaffarata, coi ragazzini che le scappano da tutte le parti e lei che li richiama all'ordine.
Ma, prima di questa scena quotidiana la signora del pianterreno ha profumato di pulito tutta la scala e l'entrata, con meticolosa perizia e senso dell'ordine e del pulito deliziandoci di uno dei profumi di cui parlavo prima, il profumo della gente che lavora.
No signò, attenta, ce sta 'na pozza d'acqua, aspetti che l'aiuto signò, che le pesano le borse signò, buon giorno Chiara, ma stamattina che ha fatto? E' più bella del solito mi dice Carlo er portinaro mentre di consegna la posta dell'ufficio dove lavoro. Io per gentilezza scendo la mattina verso le 11 e tutti i documenti che ci hanno spedito me li vado a prendere e così ce famo pure 'na chiacchierata.
E' il profumo della parola gentile
Su Via Tuscolana abita la famiglia Albertini, lui in cassa integrazione lei ha perso il posto di lavoro un anno fa, tre figli che vanno a scuola.
Lei esce di casa tutte le mattine presto alla ricerca di un lavoro, il marito si è ammalato invece da poco.
Profumo di sapone nei bambini, profumo di pulito, profumo di casa ordinata, profumo di dignità.
No , nun fà ccosì. Nun è stata colpa tua ma di quer disgraziato fijo de 'na mignotta, che je posse. Fjio de 'na puttanaaaa.
A volte i rapporti umani hanno l'odore acre dello stupro, un odore che solo alle donne rimane...e per sempre.
Chiara
martedì 24 agosto 2010
Tor Bella Monaca
Ma siii, tanto ce vive solo la povera gente, famo tabula rasa e i palazzinari che se sono ingrassati negli anni 70-80 continuano a magnà e beve!!
"Entro ottobre presenteremo un master plan e faremo un referendum con i residenti". Dopo l'annuncio da Cortina, il sindaco Alemanno rilancia così il suo progetto di demolire e ricostruire Tor Bella Monaca. Dal centrosinistra arriva un coro di critiche: "È solo una boutade estiva". Scettici anche gli abitanti del quartiere: "È vero, ci piove in casa, ma questa è solo propaganda". Per l'urbanista Berdini "è un'idea inutile che costerebbe una fortuna e non eliminerebbe il degrado". Bocciature e ironie anche da Asor Rosa e Nicolini, favorevoli invece Portoghesi e Placido.
Nessuna "boutade estiva", no. E nessuna "inutile propaganda": radere al suolo Tor Bella Monaca e ricostruirla da zero non è un "eccesso di grappe", come ironizza Pino Battaglia del Pd replicando all'idillio di mezz'estate disegnato dal sindaco Gianni Alemanno a Cortina, dove ha annunciato un futuro di ruspe e cazzuole per uno dei quartieri più degradati di Roma. Sommerso dall'onda lunga di critiche con cui il centrosinistra ha bollato il suo intervento a "Cortina incontra", il sindaco incassa e rilancia: "Sbaglia chi pensa che sia una boutade estiva. È un progetto prioritario e non solo estetico ma soprattutto funzionale. A fine ottobre presenteremo un master plan della zona e faremo un referendum con i residenti".
Dice Alemanno che al posto dei ciclopi di cemento nascerà un quartiere di villette alberate: "Sarà la nostra Rivoluzione d'ottobre" (sì, proprio quella bolscevica), assicura. Nessun grattacielo: quelli, spiega, "servono per realizzare servizi e non residenze. Lo schema edilizio verticale è fallito. Penso a case come quelle della Garbatella". E non è solo questione estetica, assicura: "Ci sono anche motivi funzionali: nelle case piove dentro, la qualità di vita è pessima, si tratta di prefabbricati e tra una lastra e l'altra ci sono crepe e infiltrazioni". Secondo Alemanno, oltretutto, si potrà fare tutto senza spendere un euro: "Puntiamo a edificare le aree circostanti con premi di cubature da dare ai costruttori, quindi senza esborsi per il Comune. Chi difende Tor Bella Monaca sta fuori dalla realtà".
Ma su realtà e irrealtà il centrosinistra ha idee diverse circa il "proclama d'agosto" del sindaco: "È una boutade estiva su proposte irrealizzabili", dice Umberto Marroni (Pd). "Il sindaco non deve esprimere desideri ma praticare soluzioni concrete", dice l'ex assessore all'Urbanistica Roberto Morassut: "A metà mandato non ha demolito né ricostruito un solo metro cubo. Applichi almeno il nuovo Prg che consente operazioni realistiche di recupero".
"Reazioni immotivate e illogiche", le bolla Francesco Giro (Pdl). Ma qualche perplessità ce l'ha persino l'assessore regionale alla Casa, Teodoro Buontempo: "Se si tratta di un progetto pensato, studiato, programmato, finanziabile e non di un auspicio generico, sarebbe un fatto positivo", dice rilanciando di fatto tutti i dubbi.
"Bisogna abbattere gli edifici orridi della speculazione - dicono invece i radicali - per costruire centri abitabili e funzionali. La città ha bisogno di fatti e non di chiacchiere". (24 agosto 2010)
Fonte La Repubblica
Chiara
mercoledì 18 agosto 2010
Eh no, io nun ce stò!
"No ragazze e ragazzi, nun me fregate, io nun me sento rappresentata da 'sto fenomeno da baraccone. Roma e i romani sò 'n'artra cosa, mica 'ste du pischelle borgatare."
Con questa frase termina il monologo della verduriera dove io vado a fare comprere quasi tutti i giorni.
Il monologo iniziò grazie a un intervento di una ragazzina venuta a comprare per conto della nonna :" a Matì, semo famose su youtubbe, come chi?, e ragazze de Roma, e romane no? Aò er video gira più daa cervice mia!.
Matilde si è fatta spiegare di cosa si trattasse, il riferimento era al video su You Tube riguardante le due ragazze al mare a Ostia, intervistate e la loro parlata ha fatto il giro di internet e di tutte le Tv, comprese quelle nazionali.
Matilde, da vera romana de Roma, è rimasta stupita :" ma come, sò diventate famose perchè se sò fatte 'na bira? E allora er marito mio che deve diventà? Er divo de Ollivudd, che se beve 'n fiasco de vino ar giorno! Ammazzao in che tempi vivemo, manco li morti risorgeranno de' sto passo..." e via dicendo il monologo terminò con quella frase che ho messo all'inizio.
Saggezza popolare, romana e non romana, solo saggezza popolare.
Eh si, perchè forse davvero viviamo in tempi di decadenza, dove il giusto e il meno giusto non stanno più al loro posto, dove basta poco per ridere, specialmente se si tratta degli altri e ogni fenomeno di poco prezzo, di basso profilo, diventa un caso nazionale di moda, e sulla bocca di tutti.
Non mi piace, mi addolorano e intristiscono queste cose, il poco e il volgare che diventa costume, moda da imitare..e ben pagare.
Ma c'è una cosa che mi irrita da romana, davvero ha ragione la signora Matilde, la verduriera, non mi rappresenta questa parlata e questo atteggiamento, questo modo vuoto di fare, ma, soprattutto, non rappresenta Roma e i romani.
Siamo gente semplice ma non siamo gente da poco.
Chiara
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