martedì 24 agosto 2010

Tor Bella Monaca





Ma siii, tanto ce vive solo la povera gente, famo tabula rasa e i palazzinari che se sono ingrassati negli anni 70-80 continuano a magnà e beve!!



"Entro ottobre presenteremo un master plan e faremo un referendum con i residenti". Dopo l'annuncio da Cortina, il sindaco Alemanno rilancia così il suo progetto di demolire e ricostruire Tor Bella Monaca. Dal centrosinistra arriva un coro di critiche: "È solo una boutade estiva". Scettici anche gli abitanti del quartiere: "È vero, ci piove in casa, ma questa è solo propaganda". Per l'urbanista Berdini "è un'idea inutile che costerebbe una fortuna e non eliminerebbe il degrado". Bocciature e ironie anche da Asor Rosa e Nicolini, favorevoli invece Portoghesi e Placido.

Nessuna "boutade estiva", no. E nessuna "inutile propaganda": radere al suolo Tor Bella Monaca e ricostruirla da zero non è un "eccesso di grappe", come ironizza Pino Battaglia del Pd replicando all'idillio di mezz'estate disegnato dal sindaco Gianni Alemanno a Cortina, dove ha annunciato un futuro di ruspe e cazzuole per uno dei quartieri più degradati di Roma. Sommerso dall'onda lunga di critiche con cui il centrosinistra ha bollato il suo intervento a "Cortina incontra", il sindaco incassa e rilancia: "Sbaglia chi pensa che sia una boutade estiva. È un progetto prioritario e non solo estetico ma soprattutto funzionale. A fine ottobre presenteremo un master plan della zona e faremo un referendum con i residenti".

Dice Alemanno che al posto dei ciclopi di cemento nascerà un quartiere di villette alberate: "Sarà la nostra Rivoluzione d'ottobre" (sì, proprio quella bolscevica), assicura. Nessun grattacielo: quelli, spiega, "servono per realizzare servizi e non residenze. Lo schema edilizio verticale è fallito. Penso a case come quelle della Garbatella". E non è solo questione estetica, assicura: "Ci sono anche motivi funzionali: nelle case piove dentro, la qualità di vita è pessima, si tratta di prefabbricati e tra una lastra e l'altra ci sono crepe e infiltrazioni". Secondo Alemanno, oltretutto, si potrà fare tutto senza spendere un euro: "Puntiamo a edificare le aree circostanti con premi di cubature da dare ai costruttori, quindi senza esborsi per il Comune. Chi difende Tor Bella Monaca sta fuori dalla realtà".

Ma su realtà e irrealtà il centrosinistra ha idee diverse circa il "proclama d'agosto" del sindaco: "È una boutade estiva su proposte irrealizzabili", dice Umberto Marroni (Pd). "Il sindaco non deve esprimere desideri ma praticare soluzioni concrete", dice l'ex assessore all'Urbanistica Roberto Morassut: "A metà mandato non ha demolito né ricostruito un solo metro cubo. Applichi almeno il nuovo Prg che consente operazioni realistiche di recupero".
"Reazioni immotivate e illogiche", le bolla Francesco Giro (Pdl). Ma qualche perplessità ce l'ha persino l'assessore regionale alla Casa, Teodoro Buontempo: "Se si tratta di un progetto pensato, studiato, programmato, finanziabile e non di un auspicio generico, sarebbe un fatto positivo", dice rilanciando di fatto tutti i dubbi.

"Bisogna abbattere gli edifici orridi della speculazione - dicono invece i radicali - per costruire centri abitabili e funzionali. La città ha bisogno di fatti e non di chiacchiere". (24 agosto 2010)

Fonte La Repubblica

Chiara

mercoledì 18 agosto 2010

Eh no, io nun ce stò!




"No ragazze e ragazzi, nun me fregate, io nun me sento rappresentata da 'sto fenomeno da baraccone. Roma e i romani sò 'n'artra cosa, mica 'ste du pischelle borgatare."


Con questa frase termina il monologo della verduriera dove io vado a fare comprere quasi tutti i giorni.
Il monologo iniziò grazie a un intervento di una ragazzina venuta a comprare per conto della nonna :" a Matì, semo famose su youtubbe, come chi?, e ragazze de Roma, e romane no? Aò er video gira più daa cervice mia!.
Matilde si è fatta spiegare di cosa si trattasse, il riferimento era al video su You Tube riguardante le due ragazze al mare a Ostia, intervistate e la loro parlata ha fatto il giro di internet e di tutte le Tv, comprese quelle nazionali.
Matilde, da vera romana de Roma, è rimasta stupita :" ma come, sò diventate famose perchè se sò fatte 'na bira? E allora er marito mio che deve diventà? Er divo de Ollivudd, che se beve 'n fiasco de vino ar giorno! Ammazzao in che tempi vivemo, manco li morti risorgeranno de' sto passo..." e via dicendo il monologo terminò con quella frase che ho messo all'inizio.
Saggezza popolare, romana e non romana, solo saggezza popolare.
Eh si, perchè forse davvero viviamo in tempi di decadenza, dove il giusto e il meno giusto non stanno più al loro posto, dove basta poco per ridere, specialmente se si tratta degli altri e ogni fenomeno di poco prezzo, di basso profilo, diventa un caso nazionale di moda, e sulla bocca di tutti.
Non mi piace, mi addolorano e intristiscono queste cose, il poco e il volgare che diventa costume, moda da imitare..e ben pagare.
Ma c'è una cosa che mi irrita da romana, davvero ha ragione la signora Matilde, la verduriera, non mi rappresenta questa parlata e questo atteggiamento, questo modo vuoto di fare, ma, soprattutto, non rappresenta Roma e i romani.
Siamo gente semplice ma non siamo gente da poco.

Chiara