mercoledì 18 agosto 2010

Eh no, io nun ce stò!




"No ragazze e ragazzi, nun me fregate, io nun me sento rappresentata da 'sto fenomeno da baraccone. Roma e i romani sò 'n'artra cosa, mica 'ste du pischelle borgatare."


Con questa frase termina il monologo della verduriera dove io vado a fare comprere quasi tutti i giorni.
Il monologo iniziò grazie a un intervento di una ragazzina venuta a comprare per conto della nonna :" a Matì, semo famose su youtubbe, come chi?, e ragazze de Roma, e romane no? Aò er video gira più daa cervice mia!.
Matilde si è fatta spiegare di cosa si trattasse, il riferimento era al video su You Tube riguardante le due ragazze al mare a Ostia, intervistate e la loro parlata ha fatto il giro di internet e di tutte le Tv, comprese quelle nazionali.
Matilde, da vera romana de Roma, è rimasta stupita :" ma come, sò diventate famose perchè se sò fatte 'na bira? E allora er marito mio che deve diventà? Er divo de Ollivudd, che se beve 'n fiasco de vino ar giorno! Ammazzao in che tempi vivemo, manco li morti risorgeranno de' sto passo..." e via dicendo il monologo terminò con quella frase che ho messo all'inizio.
Saggezza popolare, romana e non romana, solo saggezza popolare.
Eh si, perchè forse davvero viviamo in tempi di decadenza, dove il giusto e il meno giusto non stanno più al loro posto, dove basta poco per ridere, specialmente se si tratta degli altri e ogni fenomeno di poco prezzo, di basso profilo, diventa un caso nazionale di moda, e sulla bocca di tutti.
Non mi piace, mi addolorano e intristiscono queste cose, il poco e il volgare che diventa costume, moda da imitare..e ben pagare.
Ma c'è una cosa che mi irrita da romana, davvero ha ragione la signora Matilde, la verduriera, non mi rappresenta questa parlata e questo atteggiamento, questo modo vuoto di fare, ma, soprattutto, non rappresenta Roma e i romani.
Siamo gente semplice ma non siamo gente da poco.

Chiara

4 commenti:

  1. Concordo assolutamente su ogni punto di questa tua riflessione, Chiara.
    Questo è il compendio dell'epoca che viviamo, perchè una volta la parodia, la macchietta, era un fenomeno d'avanspettacolo.
    Una satira sul costume e sui "tic" anche di un popolo, graffiante ed eccessiva, così come deve essere una buona satira, ma giustamente relegata all'interno di uno sketch.
    Oggi, invece, queste "macchiette" (e le due ragazze romane sono solo uno dei tanti esempi) acquistano valenza d'identità e di rappresentativa, infantilmente accettata e condivisa ed osannata.
    Ma dietro a queste "macchiette", Chiara, c'è un disegno ben congegnato: fare in modo che si parli e si guardi a questo e non alla realtà drammatica che stiamo vivendo.
    Distogliere l'attenzione con la risata (che ci sarà poi da ridere in quei video ancora non l'ho capito, aò e sò romana io pure) far credere che si possa diventare famosi (famosi? se questa è fama ......) con un video su You Tube (non criminalizzo You Tube perchè ci sono ben altre situazioni da portare come esempi: dai Reality. al Grande Fratello, a Uomini e Donne, ad Amici, La Pupa ed il Secchione, e via dicendo) Spazzatura, a cui certi media (Tg compresi) stoltamente danno ampia visibilità, sapendo di poter contare su un pubblico, infantile ed analfabeta, a cui poterlo vendere.
    Un bacio, Chiara
    Marilena

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  2. Grazie Marilè, sei l'indubbia testimonianza che a noi romani questo episodio specifico dà fastidio.
    Hai ampliato il discorso in un modo che io concordo assolutamente, partendo da un episodio secondo me empblematico dei momenti che viviamo.
    Si, questa è la cultura imperante, quella che sostituisce il pensare, quella che ti permette di non essere informata sulle cose importanti ma, al contrario, scimmiottare comportamenti senza senso e ridere di noi romani.
    Non criminalizzo nemmeno io you tube, anzi, nemmeno internet, è solo uno dei tanti esempi di quello che abbiamo affermato qui in questo post.
    Aò semo n'taa monnezza, pè nun dì de peggio:))
    Grazie ancora per il tuo bel commento, mo vengo a commentà er tuo......
    Chiara

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  3. Il problema non è la parlata romanesca, che adoro. Il problema è la vuotezza e la frivolezza delle due pur simpatiche ragazzine. Soprattutto, il problema è che basta poco per avere un quarto d'ora di celebrità basato sul nulla.
    Non conosco le due ragazzine, magari saranno intelligentissime e molto perbene, ma di certo quello che di loro ha colpito è l'assoluto nulla....
    Del resto, sono famosi quelli del Grande Fratello o di Amici...
    Ciao!
    Ibadeth la ramarra

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  4. Un bel post Chiara, nel tuo stile ironico e raccontato con immediatezza usando i dialoghi romanesci che li trovo strepitosi e ben scritti.
    Concordo con il messaggio che hai voluto postare, il nulla che diventa famoso e alla portata di tutti, il successo fine a se stesso e per un uso e consumo istantaneo.
    Bellissima la frase finale del post, commovente e molto intelligente.
    Lorenzo

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